A Sologno nel giorno di sagra anche ricordo per don Fabrizio Crotti. La Biblioteca nelle stanze canonica intitolata a don Fabrizio ultimo parroco residente

Si è svolta domenica 1 settembre la tradizionale sagra della Madonna della Cintura a Sologno, Madonna che, come spiega don Fernando Imovilli durante la celebrazione, viene ricordata per due motivi: il primo per essere apparsa a Santa Monica in risposta alle sue preghiere con un grande abito bianco trattenuto, appunto, da una cintura; la seconda, invece, riguardante l’arrivo dell’Apostolo Tommaso dalla Vergine moribonda, e trovando al suo posto solo la cintura.

Un legame, quest’ultimo, che unisce la sagra di Minozzo a quella di Sologno: la prima che commemora l’Assunzione della Madonna al cielo con ciò che resta di lei in terra, una cintura, ricordata invece dalla seconda a pochi giorni di distanza.

Ospiti come sempre gli Alpini del gruppo di Villa Minozzo, l’Amministrazione Comunale, il presidente della Sezione di Reggio Emilia Ettore Benassi, l’Associazione Carabinieri; ma è comunque a Sologno che va il merito dell’organizzazione, dell’aver tenuto viva e vitale una cerimonia che da secoli prosegue. È Luca Sassi, Alpino DOC, a tenere le fila della giornata: con incredibile maestria ringrazia tutti i presenti alla cerimonia nominandoli e riconoscendo ruoli e meriti, ed ecco che si scoprono realtà vicine che si legano tutte “come una calda coperta, in un abbraccio riconoscente”, dice Luca.

Inaugurazione della libera biblioteca

Mai dimenticare, dunque, Don Fabrizio Crotti, salito alla Casa del Padre nel 2018, e Walter Zafferri, presidente onorario del gruppo di Villa Minozzo, Alpino andato avanti sempre nel 2018.

E come trascurare l’operato di Luca Sassi, icona in questo caso del volontariato locale, che però raccoglie in sé tutte le altre realtà di volontari, che è un volontariato attivo e presente, come specificato dal Sindaco Elio Ivo Sassi.

È sempre Luca Sassi a spiegare il significato della croce che lui stesso ha costruito, e per ora apposta in via provvisoria davanti alla Chiesa di San Martino Vescovo a Sologno.

«L’ho dipinta di verde, colore della speranza, ma anche in ricordo della “Croce Verde di Villa Minozzo” che è una realtà importantissima. Per ora è qui, davanti alla Chiesa, ma assieme al paese di Sologno e all’Amministrazione comunale, ho identificato un campo dove porla. Non si tratta di un luogo che ha un valore storico, ma è un crocevia tra più paesi, in modo da ricordare gli Alpini di tutti i nostri paesi, quelli che han fatto la storia delle nostre montagne, che non hanno un’appartenenza a un posto specifico ma devono riguardare tutti i nostri posti.»

Ecco che essere Alpino assume finalmente un significato più profondo: quello che rivela cerimoniali antichi e mai dimenticati, quello che svela l’importanza celata dietro a un Cappello, indossato solo da chi può portarlo, e semplicemente tenuto in mano da chi lo onora, in ricordo di un caro andato avanti.

Al termine della funzione religiosa gli Alpini hanno cantato “Signore delle Cime” assieme al Coro Santa Maria Assunta di Minozzo, che ha allietato la Messa, per poi proseguire verso la biblioteca di Sologno, inaugurata prima dell’aperitivo offerto dalla locale proloco.

La biblioteca, ricavata nelle stanze della canonica, è attiva da quest’estate, ed è merito anch’essa del volontariato locale; intitolata a don Fabrizio Crotti, ultimo parroco residente in quella canonica, e benedetta da don Fernando Imovilli, che ricorda che “benedetto è colui che legge, benedetti sono i libri e la cultura”, vanta di un repertorio incalcolabile di libri che spaziano attraverso molti generi letterari con sale di lettura e un bel posto dove anche i bambini e i ragazzi possono dedicarsi a varie attività letterarie.

«Non mancheranno le iniziative con i nostri autori locali» continua Luca Sassi, «e ovviamente la nostra biblioteca è aperta a tutti!»

La presidente di VillaCultura Angela Delucchi ricorda come l’Associazione si sia data da fare con la diffusione dei libri: il circuito del Bookcrossing, che è partito da Villa Minozzo, arriva a Minozzo, a Sologno, a Cerré Sologno con nuova postazione da poco inaugurata; le libere biblioteche di Febbio e Civago, e infine la gestione della biblioteca scolastica del capoluogo.

Volontariato, cultura, valori. Tutto raccolto in una grande, bellissima Sagra. A Sologno nel giorno della festa.