6° anniversario dell’ordinazione episcopale di Camisasca

Domenica 9 dicembre alle 17 in Cattedrale si terrà un’Elevazione spirituale, proposta dalla Cappella Musicale della Cattedrale e da alcuni insegnanti dell’Istituto diocesano di Musica e Liturgia, in occasione del 6° anniversario di ordinazione episcopale di monsignor Massimo Camisasca.

Il programma

Alternanza tra i temi gregoriani (sia monodici sia polifonici) con le variazioni strumentali scritte da Jacques Berthier per flauto, oboe e organo raccolte nella sua pubblicazione “Salve Regina” del 1998. Alternanza di stili applicati agli stessi temi, in scrittura, antica (vedi organa) rinascimentale (Aichinger) e moderna (Bartolucci e Duruflé). 
La prima parte è dedicata alla Vergine, la seconda è più quaresimale-pasquale. Alla fine è in programma un’elaborazione di Primo Iotti del canto di Avvento Rorate Coeli.
I titoli:
Jacques Berthier: “Salve Regina” (Gregoriano)
Jacques Berthier: “Ave Maris stella” (Saverio Bonicelli, 1903-1983)
Jacques Berthier: “Concordi letizia” (Gregoriano)
“Sub tuum presidium” (Domenico Bartolucci, 1917-2013)
Jacques Berthier: “Ubi caritas et amor” (Maurice Duruflé, 1902-1986)
Jacques Berthier: “Adoro te devote” (Gregoriano)
Jacques Berthier: “Victime Pascali” (Organa Sec)
Jacques Berthier: “Regina Caeli” (Gregor Aichinger, 1564-1628)
Jacques Berthier: “Alleluia. O Filii” (Cappella di Notre Dame)
Primo Iotti: “Rorate Cœli” (Gregoriano).

Jacques Berthier

Jaques Berthier (Auxerre, 27 giugno 1923 – Parigi, 27 giugno 1994) è stato un compositore e organista francese, noto per l’ampio contributo alla composizione dei canti della Comunità di Taizé.
Figlio di Paul Berthier, maestro di cappella e organista della Cattedrale di Auxerre, viene avviato fin da giovane allo studio del pianoforte, dell’organo, dell’armonia e della composizione. Dopo la guerra entra nella Scuola di musica César-Franck di Parigi, dove, tra gli altri professori, incontra Edward Souberbielle e Guy de Lioncourt, di cui sposerà la figlia Germaine. Dal 1953 al 1960 è organista della Cattedrale di Auxerre, succedendo in tale incarico al padre; dal 1961 fino alla sua morte è organista nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola a Parigi.
Nel 1955 inizia a comporre per la comunità ecumenica di Taizé, che era allora una piccola comunità monastica composta da una ventina di fratelli; successivamente, nel 1975, la Comunità si rivolge nuovamente a lui per la composizione di canti meditativi “di forma breve e ripetuti più e più volte”, divenuti caratteristici nel cammino della preghiera a Taizé.
Questo modo di pregare è portato avanti insieme a frère Roger, che raccoglie e scrive i testi prima di inviarli a Berthier.
Parallelamente, Jacques Berthier ha composto per parrocchie cattoliche tradizionali, per grandi raduni e per comunità monastiche, in uno stile sempre molto personale, ispirato al canto gregoriano.
Muore nella sua casa di Parigi nel 1994, esprimendo il desiderio che la sua musica non venisse suonata al suo funerale, celebrato nella Chiesa di Saint-Sulpice.
In oltre vent’anni, Berthier ha lasciato un vasto corpus di opere (232 canzoni in 20 lingue diverse). È inoltre autore di Messe per organo, di una Cantata per Santa Cecilia, di un Requiem e di altre composizioni sacre.