21 settembre XXV DOMENICA t.o. anno A commento alle Letture di don Fabrizio Crotti

Che i pensieri di Dio siano diversi dai nostri, che il comportamento di Dio ci debba apparire misterioso, come dice Isaia nella prima lettura, nessuno potrebbe ragionevolmente negarlo. Eppure quando poi ci troviamo davvero di fronte alla parola e alla volontà di Dio rimaniamo sconcertati e ci viene da dire: non così. Dio può ben essere diverso dall’uomo, ma non così; anche la sua diversità, pensiamo, dovrebbe rientrare in qualche logica comprensibile. Così non è difficile rimanere sorpresi davanti alla parabola del Vangelo di oggi. Quale giustizia è mai quella che ricompensa ugualmente operai che hanno fatto lavori diversi e con tempi diversi? Secondo una giustizia distributiva non è giusto, ma possiamo interpretare il rapporto con Dio secondo una logica di giusti-zia distributiva? Riflettiamo: avremmo interesse a volere così il nostro rapporto con Dio? Se Dio ci donasse solo quello che abbiamo meritato sarebbe vantaggioso per noi? Il padrone della parabola distribuisce il salario non secondo la misura delle prestazioni, ma in vista del loro benessere e della loro gioia. Così fa Dio!

don Fabrizio Crotti

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