Percorsi di catechesi 2018/2019 per L’Unità Pastorale «SANTI CRISANTO E DARIA»  REGGIO EMILIA

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(per scaricare il file locandina clicca su link in alto o sull’immagine)

UNITÀ PASTORALE «SANTI CRISANTO E DARIA»  REGGIO EMILIA: Cattedrale – San Prospero – Santa Teresa –Santo Stefano – San Zenone

CATECHISMO 2018 – 2019

Anche per il 2018 e 2019 sono proposti i seguenti percorsi di catechismo:

2a elementare: la GIOIA DEL BATTESIMO
3a elementare: LA SCOPERTA DEL PERDONO
4a elementare: LA BELLEZZA DELLA EUCARESTIA
5a elementare: CAMMINARE SULLA PAROLA PER ESSERE CHIESA

DOVE? IN CHE GIORNO E A CHE ORA?

Per tutta l’Unità Pastorale: nei locali di Santo Stefano

Un incontro settimanale:

la Domenica, dopo la S. Messa delle 10.00, dalle 11.00 alle 12.00

Oppure: il lunedì dalle 17.30 alle 18.30

MA QUANDO SI COMINICIA????

DOMENICA 28 OTTOBRE – SANTI CRISANTO E DARIA
FESTA DELLA NOSTRA UNITÀ PASTORALE
Ritrovo ore 10.00 nel cortile di Santo Stefano:
accoglienza bambini e genitori, incontro, gioco e festa insieme.

Ore 10.45 trasferimento dei gruppi di bambini accompagnati dai catechisti e dalle famiglie in Cattedrale per celebrare la Messa delle ore 11.15 e fare festa insieme nel cortile del Vescovado

A chi rivolgersi per informazioni e adesioni???

– Contatti diretti: i catechisti sono a disposizione tutte le domeniche di ottobre dopo la Messa delle 10.00 in S. Stefano (Davide, Alessandra, Luciano, Cecilia, Paola, Arianna e molti altri…..), o direttamente il 28/10 alle 10.00
– Contatti telefonici o messaggi Watshapp o e-mail:
Paola Zanetti 340 6750734 – zanettipao@gmail.com
Davide Ori 338 8267643 – davide.ori@libero.it
Don Daniele Casini 3397793288 doda65@libero.it

E I PER i RAGAZZI DELLE MEDIE …???
Ai ragazzi di prima e seconda media
è proposto un progetto speciale di due anni
per diventare col dono dello Spirito Santo nella Cresima

giovani TESTIMONI DI GESÙ:
1a Media: CAMMINARE COI DONI DELLO SPIRITO
2a Media: PORTARE I FRUTTI DELLO SPIRITO

Incontro tutte le domeniche alle ore 10.00 presso i locali di Santo Stefano e poi Messa insieme in Cattedrale alle ore 11.15
(trasferimento a piedi o in bici assieme ai catechisti)
Per informazioni: Clara Patini 347 3890967 – c.patini@alice.it
Don Daniele Casini 339 7793288 – doda65@libero.it

Ai ragazzi di TERZA MEDIA è proposto un percorso di crescita nell’amicizia, alla scoperta della vita.
L’incontro è quindicinale alla domenica sera,
presso i locali di Santo Stefano dalle ore 19 alle 20.30

...Superiori e Universitari

I giovani delle Superiori e gli Universitari si incontrano in diversi gruppi di età,

• ogni quindici giorni alla domenica sera:
– il biennio delle Superiori dalle 19.00 alle 20.30
– e dalla terza Superiore in su dalle 20.00 alle 22.00 (con condivisione della cena insieme)

• tutte le domeniche alla messa delle 11,15 in Duomo
Per intrecciare la loro vita con racconti e testimonianze,
perché “ogni storia è una storia d’amore”

Per informazioni dalla Terza media in su:

Alessandra Marconi 347 2388347 – alessandra.marconi@unimore.it,
Silvia Chicchi 334 1059005 – silvia.chicchi59@gmail.com
Don Daniele Casini 339 7793288 – doda65@libero.it

Carburanti. In Europa benzina e diesel cambiano nome: E10, B10 o B7. Occhio al cartello

(Omnimilano)

(Omnimilano)

Attenzione al cartello. Quando lunedì mattina gli automobilisti italiani faranno rifornimento di carburante troveranno un cambiamento epocale: non più le scritte “verde”, “gasolio” bensì delle sigle: rispettivamente E10, B10 o B7 – due opzioni in questo caso per il gasolio.

La settimana prossima, infatti, entrerà in vigore in tutta Europa la nuova direttiva Dafi, che delinea a livello europeo un quadro comune di misure per la diffusione dei carburanti alternativi – compresi gas naturale, biometano e Gpl – tra cui l’implementazione della rete infrastrutturale, sui carburanti. Nei Paesi Ue e nei consociati, ossia Islanda, Lichtenstein, Norvegia, Macedonia, Serbia, Svizzera e Turchia. Questo comporterà il cambiamento delle etichette sulle pompe dal distributore, ma pure sullo sportellino che sigilla il tappo dei serbatoi delle automobili nuove.

Per meglio individuare la pompa giusta la sigla sarà resa più evidente grazie ad una cerchiatura: un cerchio per la benzina, un quadrato per le due tipologie di gasolio (B10 per quello con un biodiesel al 10%, B7 per quello con una percentuale al 7%) la losanga per i carburanti gassosi. Che, più dettagliatamente, individueranno con Cgn il metano per auto, Lpg che sta per Gpl e Lng che significa metano liquido, utilizzato sempre più di frequente per mezzi pesanti. E si potrà, di fatto raramente, trovare anche l’indicazione H2, ossia l’idrogeno.

l nuovo regolamento e le nuove indicazioni si sono rese necessarie perché sul mercato stanno arrivando carburanti differenti e le stazioni di servizio stanno allargando la gamma di prodotti serviti. Mentre, allo stesso tempo, i moderni motori, sempre più sofisticati, diventano purtroppo sempre più sensibili ad elementi “esterni” presenti nel carburante stesso. Se un tempo i diesel andavano allegramente anche con l’olio di semi e colza e quelli a benzina a carburatori non disdegnavano affatto l’alcol, i motori odierni, super dipendenti dall’elettronica, si fermano alla prima impurità. A tal punto che troppo biodiesel intasa filtri e iniettori perché le alghe presenti non sono facilmente “digeribili”. Non di meno quelli a benzina, assai suscettibili ad un’eccessiva presenza di etanolo. Anche per queste ragioni si è reso necessario arrivare ad un’etichettatura uguale nei Paesi europei.

Resta sospeso il Regno Unito, visto che con Brexit può comportarsi autonomamente. Va però ricordato che, poiché le auto nuove importate verso Londra avranno sul tappo la simbologia europea, è probabile che anche i sudditi della Regina adottino le stesse indicazioni. E presto sarà avviata anche un’operazione simile per le vetture elettriche considerando le differenze sulle tensioni e altre specifiche delle ricariche.

Commento al Vangelo della Domenica. Il sogno di Dio è che nessuno sia solo, senza sicurezza

XXVII Domenica
Tempo ordinario – Anno B

In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio» (…).

Alcuni farisei si avvicinarono a Gesù per metterlo alla prova: «è lecito a un marito ripudiare la moglie?». Chiaro che sì, è pacifico, non solo la tradizione religiosa, ma la stessa Parola di Dio lo legittimava. Gesù invece prende le distanze dalla legge biblica: «per la durezza del vostro cuore Mosè scrisse per voi questa norma». Gesù afferma una cosa enorme: non tutta la legge, che noi diciamo di Dio, ha origine divina, talvolta essa è il riflesso di un cuore duro. Qualcosa vale più della lettera scritta. Simone Weil lo dice in modo luminoso: «Mettere la legge prima della persona è l’essenza della bestemmia». E per questo Gesù, infedele alla lettera per essere fedele allo spirito, ci «insegna ad usare la nostra libertà per custodire il fuoco e non per adorare la cenere!» (G. Mahler). La Bibbia non è un feticcio, vuole intelligenza e cuore.
Gesù non intende redigere altre norme, piantare nuovi paletti. Non vuole regolamentare meglio la vita, ma ispirarla, accenderla, rinnovarla. E allora ci prende per mano e ci accompagna dentro il sogno di Dio, sogno sorgivo, originario, a guardare la vita non dal punto di vista degli uomini, ma del Dio della creazione. Dio non legifera, crea: «dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina, per questo l’uomo lascerà il padre e la madre, si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola». Il sogno di Dio è che nessuno sia solo, nessuno senza sicurezza, più che di padre, senza tenerezza, più che di madre. Gesù ci porta a respirare l’aria degli inizi: l’uomo non separi quello che Dio ha congiunto. Il nome di Dio è dal principio “colui-che-congiunge”, la sua opera è creare comunione.
La risposta di Gesù provoca la reazione non dei farisei, ma dei discepoli che trovano incomprensibile questo linguaggio e lo interrogano di nuovo sullo stesso argomento. «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei». Gesù risponde con un’altra presa di distanza dalla legislazione giudaica: «E se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Nella legge non c’era parità di diritti; alla donna, la parte più debole, non era riconosciuta la possibilità di ripudiare il marito. E Gesù, come al suo solito, si schiera dalla parte dei più deboli, e innalza la donna a uguale dignità, senza distinzioni di genere. Perché l’adulterio sta nel cuore, e il cuore è uguale per tutti. Il peccato vero più che nel trasgredire una norma, consiste nel trasgredire il sogno di Dio. Se non ti impegni a fondo, se non ricuci e ricongiungi, se il tuo amore è duro e aggressivo invece che dolce e umile, tu stai ripudiando il sogno di Dio, sei già adultero nel cuore.
(Letture: Genesi 2,18-24; Salmo 127; Ebrei 2, 9-11; Marco 10, 2-16).

di Ermes Ronchi

da Avvenire

Pakistan. Si apre lunedì il processo di appello per Asia Bibi

Asia Bibi è in carcere in Pakistan da 3.395 giorni con l'accusa di blasfemia

Asia Bibi è in carcere in Pakistan da 3.395 giorni con l’accusa di blasfemia

Si aprirà lunedì, alla Corte Suprema di Islamabad, l’udienza per l’appello di ultima istanza sul caso di Asia Bibi, la donna cristiana, madre di cinque figli, condannata a morte per blasfemia l’11 novembre del 2010. Si tratta di una udienza preliminare nel corso della quale, tra l’altro, sarà notificato agli avvocati l’obbligo di presenza al processo.
Asia Bibi venne arrestata il 19 giugno del 2009 dalla polizia nel suo villaggio di Ittanwali, nella provincia di Punjab, a seguito della denuncia di alcune altre donne di credo musulmano per blasfemia dopo una presunta offesa al profeta Maometto durante un diverbio. Da allora, 3.395 giorni fa, si trova rinchiusa in isolamento nel carcere di Multan. Nel 2011 il governatore del Punjab, Taseer, che aveva parlato a favore di Asia Bibi fu assassinato dalla sua guardia del corpo Mumtaz Qadri che fu poi processato per omicidio e condannato a morte. La pena capitale fu eseguita nel 2016.

Avvenire