Foglietto, Letture e Salmo della Liturgia 4 Marzo 2018  III DOMENICA Quaresima (ANNO B)

4 Marzo 2018  III DOMENICA Quaresima (ANNO B)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola

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Una visita sul sito del Tempio nella Gerusalemme attuale dà un’idea della sacralità del luogo agli occhi del popolo ebreo. Ciò doveva essere ancora più sensibile quando il tempio era ancora intatto e vi si recavano, per le grandi feste, gli Ebrei della Palestina e del mondo intero.
L’uso delle offerte al tempio dava la garanzia che la gente acquistasse solo quanto era permesso dalla legge. L’incidente riferito nel Vangelo di oggi dà l’impressione che all’interno del tempio stesso si potevano acquistare le offerte e anche altre cose.
Come il salmista, Cristo è divorato dallo “zelo per la casa di Dio” (Sal 068,10). Quando gli Ebrei chiedono a Gesù in nome di quale autorità abbia agito, egli fa allusione alla risurrezione. All’epoca ciò dovette sembrare quasi blasfemo. Si trova in seguito questo commento: “Molti credettero nel suo nome. Gesù però non si confidava con loro, perché conosceva tutti”. Noi dobbiamo sempre provare il bisogno di fare penitenza, di conoscerci come Dio ci conosce.
Il messaggio che la Chiesa ha predicato fin dall’inizio è quello di Gesù Cristo crocifisso e risorto. Tutte le funzioni della Quaresima tendono alla celebrazione del mistero pasquale. Che visione straordinaria dell’umanità vi si trova! Dio ha mandato suo Figlio perché il mondo fosse riconciliato con lui, per farci rinascere ad una nuova vita in lui. Eppure, a volte, noi accogliamo tutto ciò con eccessiva disinvoltura. Proprio come per i mercati del tempio, a volte la religione ha per noi un valore che ha poco a vedere con la gloria di Dio o la santità alla quale siamo chiamati.

Leopoli, una piccola Parigi ucraina meta tutta da scoprire

LEOPOLI –  Leopoli, o Lviv in ucraino, è l’ultima perla sconosciuta d’Europa, nota anche come la piccola Parigi dell’Est. La città, fondata nel 1256, è un vero museo a cielo aperto che ha saputo salvaguardare e mantenere intatta la sua architettura e il suo antico fascino. A Leopoli si vive un’atmosfera rilassata e passeggiare per il centro storico vi porterà indietro nel tempo.

Impreziosita da magnifici monumenti architettonici, numerosi templi, antiche piazze e ben sessanta musei, Leopoli è una meta turistica estremamente attraente, qui sono presenti più della metà dei monumenti dell’intero paese, infatti, il suo centro storico è stato nominato patrimonio mondiale dell’Unesco, e dal 2009 la città è stata proclamata capitale culturale dell’Ucraina. La Ploshcha Rynok, l’antica piazza del mercato, è ancora oggi il cuore pulsante della città, qui si respira un clima cosmopolita e multietnico. Numerosi edifici in stile Belle Époque padroneggiano per tutto il centro storico, primo fra tutti il Teatro dell’Opera, un vero gioiello architettonico in stile neo-rinascimentale è uno dei teatri più belli d’Europa. Inaugurato nel 1901, offre ancora oggi spettacoli di altissimo livello. Il punto più alto della città è l’Alto Castello (Vysokyi Zamok) da dove è possibile godere una straordinaria e pittoresca vista del centro storico.

La città, oltre per le sue straordinarie bellezze architettoniche, è famosa anche per le sue prelibatezze culinarie, qui infatti si può assaggiare un caffè dal singolare aroma e sapore, le tradizioni del caffè a Leopoli risalgono al XVII e si sono conservate nel tempo, il caffè è così importante per gli ucraini tant’è che ogni anno si celebra a Leopoli il festival del caffè, unico nel suo genere. Passeggiando per le romantiche vie della città è impossibile non notare le numerose pasticcerie, veri artigiani e professionisti del cioccolato deliziano il palato dei più golosi. Grazie ai Masterclass, corsi di cucina della durata di circa due ore, è possibile imparare a fare il cioccolato con le proprie mani. Infine, la birra! Leopoli è stata a lungo considerata la capitale della birra, la Lvivske 1715 è una delle più famose e viene prodotta dal 1715. In città si trova il primo Museo della Birra dell’Ucraina, il Lvivarnya, dove sono conservate le antiche ricette risalenti al XV secolo che evidenziano la leggendaria tradizione birraia di Leopoli, iniziata per merito dei monaci gesuiti più di sei secoli fa. Il museo ospita numerose iniziative culturali tra cui esposizioni di arte contemporanea.

Leopoli è una delle destinazioni più interessanti non solo dell’Ucraina, ma di tutta l’Europa orientale, e la mancanza di un forte turismo di massa offre alla città fascino e autenticità.

Si raggiunge Leopoli con voli diretti dall’Italia da Milano, da Bologna e da Napoli. In più tutte le informazione utili per viaggiare a Leopoli si possono trovare sui due siti ufficiali dell’ente del turismo cittadino: http://lviv.travel/en/index e http://www.lvivconvention.com.ua/en.

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Tra mare e cielo, sognando il Titanic

(di Marzia Apice) (ANSA) – ROMA, 25 FEB – I saloni da sogno e gli abiti da sera nelle crociere lunghe settimane intere, le feste con l’orchestra che suona fino a notte fonda, il desiderio di libertà con il vento che soffia forte sul ponte della nave, l’orizzonte senza fine di fronte agli occhi. E poi il progresso in rapida espansione verso il futuro, ma anche un senso di immobilità dato dalla rigida divisione in ceti a rispecchiare la società, con gli aristocratici e la ricca borghesia da una parte e la servitù e la povera gente in terza classe. Ha il profumo del mare e il fascino della modernità inarrestabile la mostra Ocean Liners Speed and Style che il Victoria and Albert Museum dedica ai leggendari transatlantici, veri e propri “floating palaces” che tra la metà del XIX secolo e la fine del XX hanno avuto un impatto rivoluzionario nel settore dei viaggi marittimi. Inaugurata il 3 febbraio scorso e allestita fino al 17 giugno, la mostra permette al visitatore di rivivere l’eta dell’oro delle traversate sui transatlantici più mitici, come il Titanic e il Normandie, la Queen Mary e il Canberra, attraverso 250 oggetti, tra pitture, sculture, modelli di navi, abiti, fotografie, poster e film. A partire dalla nave a vapore dell’ingegnere Isambard Kingdom Brunel, la Great Eastern del 1859, la mostra documenta come nel corso degli anni si è evoluto il design del transatlantici: ci sono gli interni Beaux-Arts della nave tedesca Kronprinz Wilhelm, del Titanic e dell’Olympic, ma anche i palazzi Art Déco galleggianti di Queen Mary e Normandie, fino al modernismo di SS United States e QE2. Particolarmente affascinante è la sezione della mostra dedicata alla moda: esposti anche lo splendido abito firmato Christian Dior che Marlene Dietrich indossò nel 1950 sbarcando dalla Queen Mary e l’abito “Salambo” di Jeanne Lanvin, presentato alla Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes di Parigi nel 1925. Inoltre, il pubblico potrà vedere, riemersi dagli abissi, una preziosa tiara di Cartier recuperata dall’affondamento della Lusitania nel 1915, un frammento di pannello del salotto di prima classe del Titanic, un meraviglioso muro laccato dalla Smoking Room del transatlantico francese Normandie. Ma la mostra spinge il proprio sguardo anche fino ai nostri giorni, analizzando il modo in cui gli spazi a bordo delle grandi navi da crociera sono cambiati per far far fronte alle esigenze del mercato, riflettendo non solo le attività ricreative attuali ma anche la democratizzazione del viaggio.

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La primavera? Sulla neve e in musica con snow festival

Il festival musicale? E’sulla neve, tra le piste delle migliori stazioni sciistiche europee. Sono sempre di più infatti le manifestazioni musicali, invernali e primaverili, che scelgono le vette più alte delle Alpi ed i luoghi freddi per portare a suonare artisti di ogni genere: dj, produttori, cantautori, rapper e non solo. Tra una pista da sci, uno snowpark, un party all’interno di un igloo e qualche ora di relax in una spa di lusso, sono migliaia di giovani e meno giovani prendono d’assalto mete come Crans Montana in Svizzera o Avoriaz in Francia. Se invece si ama la musica e le tempera-ture più fredde, ma non la montagna, allora la manifestazione che fa per voi è il So-nar Reykjavik.

 

Snowboxx Avoriaz (Francia) – 17/24 marzo

Una settimana bianca sulle Alpi francesi tra un live di Fatboy Slim, una performance dance di Chase & Status, un act hip hop del finalista al Mercury Prize Loyle Carner e Mike Skinner dei The Streets e la techno ‘old school’ di gente come Steve Lawler: ecco a voi lo Snowboxx Festival, che dal 17 al 24 marzo promette di portare circa 6mila persone ad Avoriaz, stazione sciistica dell’Alta Savoia a 1800 metri di altezza.

Il Festival, alla sesta edizione, punta su un programma musicale di qualità e ad una scelta degli stage molto particolare: oltre al palco principale, lo Snowboxx porta i suoi artisti a suonare sulla neve delle piste di Avoriaz e all’interno di igloo, costruiti ad hoc con ghiaccio reale. Parallelamente ai live, inoltre, Snowboxx offre una serie di inconsuete e divertenti attività da provare: lo ‘human bowling’ sul ghiaccio, le uscite sulle slitte trainate da husky, la snowball fight competition e molto altro ancora.

Avoriaz, che quest’anno ospita la manifestazione, è una stazione sciistica costruita in tempi relativamente recenti (nel 2017 ha celebrato il suo 50° anniversario dalla sua creazione), offre circa 650 km di piste ed è la meta perfetta non solo per i più giovani, ma anche per le famiglie: di recente, infatti, è stata premiata come miglior destinazione montana per famiglie ed è indicata come meta tra le migliori al mondo per gli snowboarder. Il tutto, in perfetta armonia con la natura e senza automobili: il resort è infatti certificato come area ‘100% car free’ e tutti gli ospiti vengono trasportati su slitte a cavallo, che qui sostituiscono i taxi. Se però di neve e musica non ne potete più, avrete sempre la possibilità di tuffarvi nell’enorme parco acquatico al chiuso Acquariaz, con piscine di ogni genere, scivoli, idromassaggi e spa all’aria aperta. Il tutto immersi nel rilassante tepore di un’acqua a 34 gradi di temperatura.

Info: https://www.snowboxx.com
http://www.avoriaz.com/

Snowbombing Mayrhofen (Austria) – 9/14 aprile

A Mayrhofen, in Austria, dal 9 al 14 aprile gli appassionati di montagna e di musica di qualità avranno di che divertirsi grazie allo Snowbombing. La manifestazione, celebrata anche dal prestigioso ‘Times’, ha dell’incredibile: per sei giorni decine di live, dj set e performance si tengono su pista da sci, all’interno di igloo, in mezzo alla foresta, piuttosto che in strada o nei club del piccolo e raffinato centro tirolese. Nella line up quest’anno ci sono l’ex leader degli Oasis Liam Gallagher, Pendulum, Craig David, il rapper Dizzee Rascal, Mj Cole, Rudimental, Skream e l’attore Idris Elba, interprete della serie cult ‘Luther’, che allo Snowbombing sarà protagonista di un eclettico dj set.

Mayrhofen, è una piccola località della valle dello Zillertal, nel Tirolo austriaco, situata a 633 metri di quota e distante circa 60 km da Innsbruck. Il centro è da sempre una meta apprezzata dagli sportivi e gli appassionati di montagna provenienti da tutta Europa, attirati da oltre 65o km di piste da sci, tra cui una delle più ripide di tutto il Continente (la Harikiri, che ha il 78% di pendenza), e da quello che è probabilmente lo Snowpark migliore in circolazione, il Vans Penken. Oltre allo sport e alla natura, Mayrhofen è anche un luogo adatto ai romantici, i quali potranno far tappa al White Lounge Igloo Village, che si trova a 2000 metri di altezza sul monte Ahorn. Qui, in un dedalo di tunnel e cupole fatte di ghiaccio, è possibile mangiare, bere, rilassarsi dopo una giornata sulle piste e perfino dormire all’interno degli igloo. Lo Snowbombing animerà Mayrhofen con musica e party, diurni e notturni, dove tra un concerto e l’altro si potrà sciare, fare parapendio, distendersi in una delle molte spa con sauna e piscina esterna, oppure ‘meditare’ in una sessione di yoga alpino.

Info:
www.snowbombing.com
www.tirolo.tl/it/tirolo/zillertal/mayrhofen/

 

Caprice Festival Crans Montana (Svizzera) – 12/15 aprile

E’ l’elettronica a farla da padrone in uno dei festival ‘sulla neve’ più affermati in assoluto, il Caprice di Crans Montana, che da 15 anni porta sulle Alpi Vallesi il top dei dj e produttori techno e non solo.

Quest’anno, la line up è davvero stellare: ci sono due icone mondiali come Ricardo Villalobos e Sven Vath, e, tra gli altri, Luciano, Adam Beyer e i live di Cobblestone Jazz, Henrik Schwarz e Paul Kalbrenner. Difficilmente chi ama questi suoni potrà trovare di meglio. Sicuramente è impossibile che li possa ballare in ‘venues’ come quelle in cui si svolge il Caprice: dalle 11 di mattina fino all’alba del giorno successivo, decine di artisti si altereranno in due location, chiamate MDRNTY e The Moon. La prima, utilizzata come spazio diurno, è un’enorme struttura trasparente simile ad una serra, si trova a 2.200 metri di altezza e consente una incredibile vista panoramica a 360° sulle Alpi innevate. La seconda è invece la venue notturna, situata nella parte bassa degli ski lift di Crans Montana, ha una capienza di oltre tremila persona ed è attrezzata per show 3D. In più, quest’anno ci sarà una location segreta che verrà annunciata a ridosso dell’evento.

Il luogo che ospita il Festival, Crans Montana, è un raffinato gioiello delle Alpi Vallesi, ada-giato su un altopiano 1500 metri di altezza che la splendida vista delle cime innevate che si estendono dal Monte Bianco al Cervino. Con oltre 140km di piste, spa e resort di ogni tipo, boutique di classe ed un’offerta gastronomica gourmet, è uno dei luoghi prediletti dagli amanti della montagna e dai bon vivant di tutto il mondo. Non a caso Roger Moore, uno degli 007 più affascinanti e stilosi nella storia del Cinema, scelse di vivere qui, in un lussuoso chalet., gran parte della sua vita.

Info: www.caprices.ch/
https://www.crans-montana.ch/it

Sònar Reykjavik (Islanda) – 16/17 marzo

Partecipare al Sònar Reykjavik – versione islandese del celebre Sònar di Barcellona – è un’esperienza straordinaria: il festival è ospitato dalla capitale che si trova più a Nord al mondo, un luogo dove la natura selvaggia vive a pochi passi dal centro cittadino, in cui è possibile assistere ad un live di elettronica d’avanguardia e subito dopo, camminando in strada, alzare gli occhi al cielo e rimanere incantati dall’Aurora Boreale. Per questo, il Sònar islandese rappresenta più che mai la meta ideale per unire la passione per la musica all’amore per i viaggi e la scoperta.

La line up del festival, che si svolge all’interno dell’Harpa Concert House, uno degli edifici simbolo della città, mette insieme raffinata elettronica, avant hip hop e sonorità di ricerca: da Kiasmos ai potenti Underworld, dai GusGus al nostro Lorenzo Senni passando per Danny Brown, Lindstrom e Ben Frost.

Per visitare Reykjavik si può partire da una lunga passeggiata nel centro storico cittadino, cosmopolita e antico e allo stesso tempo, con bistrot, ristoranti, shop e gallerie d’arte a cui fanno da contrappunto gli scavi archeologici che hanno riportato alla luce le abitazioni degli coloni vichinghi. Qui potrete provare alcuni piatti locali, cucinati in modo creativo, come la carne di squalo, la zuppa di agnello e i flatkaka, squisite frittelle d’avena al burro. Dalla terrazza del Perlan, il museo della Saga Islandese, potrete ammirare la vista della città a 360°, primato che si ‘contende’con la torre centrale della chiesa di Hallgrimskirkja, l’edificio più imponente della città, alto 75 metri e visibile a 20 km di distanza.

Tra una meta e l’altra, fermatevi a rilassarvi in una delle decine di piscine geotermiche pubbliche, presenti ovunque, dove accarezzati dalle acque calde potrete chiacchierare con gli islandesi che vi si fermano dopo il lavoro. E, a proposito piscine, a 45 minuti di auto Reykjavik ce n’è una famosa in tutto il mondo: la Laguna Blu, che grazie a microorganismi che riflettono la luce rendono l’acqua geotermale – la cui temperatura è di circa 38° – di un blu spettacolare. Dal porto vecchio della città, con una gita in barca di circa 4 ore, avrete invece la possibilità di osservare le balene che transitano nella baia, mentre, per una gita di un giorno, a 45km da Reykjavik troverete il Þingvellir Park, sito protetto dall’UNESCO, luogo privilegiato per la visione dell’Aurora Boreale e area dove, secondo molti, intorno al 930 d.C., fu fondato il parlamento più antico del mondo.

Info: https://sonarreykjavik.com/
https://visitreykjavik.is/

 

 

Zermatt Unplugged Zermatt (Svizzera) – 10/14 aprile

Star di livello mondiale, come Norah Jones, raccolti in uno spazio molto intimo, che suonano in versione acustica in uno scenario incomparabile: a 1600 metri di altezza, di fronte al Monte Cervino. Lo Zermatt Unplugged, nato nel 2007, è oggi un punto di riferimento musicale internazionale, in grado di produrre circa 80 concerti, in diverse location, nel corso dei cinque giorni della sua durata. Rispetto alle altre manifestazioni che Ansa vi ha raccontato lo Zermatt Unplugged punta esclusivamente su generi ‘suonati’: jazz, folk, rock, soul e songrwriters. Quest’anno, dal 10 al 14 aprile, oltre alla Jones, si alterneranno sui vari stage nomi come Emelì Sandé, Selah Sue, Jake Bugg, Kodaline, The Kooks e Jack Savoretti. La forza del festival è però soprattuto nei luoghi scelti per far esibire gli artisti, 15 palchi che vanno dai più ampi main stage alla Winkelmatten Chapel, una versione più piccola della chiesa di Zermatt costruita nel 1607, passando per stage all’aperto, sulle piste, nei rifugi, e in hotel 5 stelle con viste panoramiche mozzafiato.

Zermatt è un comune svizzero del Cantone Vallese, famoso per essere ‘sovrastato’ dall’imponenza del Cervino (me nel suo territorio ricade anche parte del Monte Rosa) e per esser una rinomata stazione sciistica, invernale ed estiva, con oltre 350km di piste disponibili. Centro al 100% ‘car free’ (bisogna lasciare le auto a 6km di distanza dal Paese e prendere un trenino per raggiungerlo) è una destinazione amata dalle famiglie per la varietà di attività possibili. Tra queste, la cima del Gornergrat, che abbraccia un’ampio ventaglio di primati: la ferrovia del Gornergrat, che conduce sulla vetta, non è solo la prima cremagliera elettrica svizzera, ma anche la più alta al mondo tra quelle scoperte, mentre il ristorante che si trova al termine della salita , il 3100 Kulmhotel Gornergrat, è il più alto della Svizzera.

Info: https://zermatt-unplugged.ch/en/
https://www.zermatt.ch/en

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