17 Gennaio 2015 S. Antonio Abate

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Vivere ritirati dal mondo può apparire come la scelta di chi fugge, di chi non vuole farsi carico del mondo e della sua complessità. Oggi sant’Antonio, invece, ci insegna che dietro alla vita dell’eremita c’è esattamente la scelta opposta: quella di diventare per il mondo un faro che indica la via dell’essenzialità e che indichi agli uomini la loro vera natura di creature pensate e amate. Antonio nacque in Egitto forse nel 250 e a 20 anni si ritirò a vita eremitica prima nel deserto, poi sul Mar Rosso. Per 80 anni visse nella preghiera, divenendo per i suoi contemporanei, anche i più potenti, un punto di riferimento, un maestro dello spirito e una guida saggia. Lasciò la sua dimora solo due volte per aiutare la comunità cristiana alessandrina provata da serie difficoltà. Morì ultracentenario nell’anno 356.
Altri santi. San Giuliano Saba, eremita (IV sec.); san Marcello, vescovo (V sec.).
Letture. Eb 4,12-16; Sal 18; Mc 2,13-17.
Ambrosiano. Es 3,7-12; Sal 91; Gal 1,13-18; Lc 16,16-17 / Lc 24,1-8.

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