Solennità dei santi Pietro e Paolo. Le immagini della «Concordia apostolorum»

L’Osservatore Romano

(Fabrizio Bisconti) Il manifesto iconografico della concordia apostolorum si definisce, in tutti i suoi dettagli, al tempo del Papa Damaso (366-384), quando rimbalza nei vetri dorati, nei rilievi — primo fra tutti quello suggestivo di Aquileia — e nelle decorazioni eburnee, come nella tavola di Castellammare di Stabia. Qui il “faccia a faccia” dei vetri dorati, che talora presentano solo i volti, secondo la vecchia tipologia dei coni monetali, ma anche le figure intere ai lati di perni centrali, per lo più cristologici e anastatici, e pure le immagini assise, secondo l’antico atteggiamento filosofico. Qui interviene il gesto ancora più forte dell’abbraccio, che oggi trova la più antica testimonianza in un affresco del cimitero dell’ex vigna Chiaraviglio.