I vescovi di Roma e del Lazio: attenzione ai germi di intolleranza e razzismo

Vatican Insider

(Iacopo Scaramuzzi) In una lettera da leggere nelle parrocchie a Pentecoste ricordano che i poveri «non possono essere distinti in virtù di un “prima” o di un “dopo” sulla base dell’appartenenza nazionale». Preoccupati dal livello raggiunto a Roma e nel Lazio dalle tensioni sociali, i vescovi della diocesi del Papa e di tutta la regione hanno scritto una lettera destinata a essere letta nelle parrocchie a tutti i fedeli nella messa di Pentecoste, domenica prossima, per sottolineare che «non c’è alcuna differenza: italiani o stranieri, tutti soffrono allo stesso modo» e che «ogni povero – da qualunque paese, cultura, etnia provenga – è un figlio di Dio».